La necessità di addurre spiegazioni scientifiche a sostegno delle osservazioni dei fenomeni psicologici comporta necessariamente l'adozione di un point of view per quanto riguarda l'approccio a quel sistema molto particolare di leggi in situ che è l'apparato psichico.

Le metodologie esplicative più frequentemente adottate possono essere raggruppate in cinque gruppi (Cummins, 2000):

• teoria credenza-desiderio-intenzione (belief-desire-intention, o BDI);
• neuroscienze;
• computazionalismo;
• connessionismo;
• evoluzionismo.

Di queste, la teoria BDI è senza dubbio quella più diffusa e più conforme al common sense; non va inoltre taciuto che la psicanalisi (sulla cui scientificità i pareri sono tuttavia discordi) si fonda proprio su una forma di BDI per accreditare le proprie inferenze.

Le neuroscienze si distinguono a loro volta dalle altre impostazioni per l'ambizione di pervenire a una spiegazione scientifica dei fenomeni psichici su basi puramente anatomiche e fisiologiche, che a loro volta, secondo un classico programma riduttivista, dovrebbero essere giustificate in base a scienze di base come la chimica e la fisica.